Per poter ripartire e investire in nuovi progetti imprenditoriali o rilanciare la propria attività, è necessario disporre di risorse finanziarie sufficienti.
Spesso le proprie risorse non riescono a coprire il fabbisogno finanziario necessario per investire in un nuovo progetto o rilanciare la propria attività, per cui occorre reperire nuove risorse attraverso il canale tradizionale del sistema bancario o far ricorso a nuovi strumenti di finanziamento (Crowdfunding, Venture capital...) e ricorrere anche ai fondi (possibilmente a fondo perduto) messi a disposizione da vari soggetti pubblici (Ministeri, regioni, EU).
L’apporto di capitale di rischio da parte di investitori (singoli o fondi di investimento) per finanziare l’avvio o la crescita di un’attività (start up) in settori ad elevato potenziale di sviluppo, ma con un rischio elevato.
I venture capitalist (investitori) investono capitali nelle start up in cambio di una quota di proprietà o di partecipazione azionaria.
La startup innovativa è una società di capitali costituita da non più di 5 anni che, oltre ad essere in possesso di determinati requisiti, ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione o la commercializzazione di prodotti o servizi ad elevato valore tecnologico.
La PMI innovativa è una società di capitali, con certificazione dell'ultimo bilancio e che, tra l'altro, deve essere in possesso di almeno due dei seguenti requisiti: una soglia minima di spese ricerca/sviluppo/innovazione; una quota di dipendenti dottorandi, laureati, ecc. ; titolare di almeno una invenzione o scoperta industriale.
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